L’Advaita
Vedanta è metafisica pura. Vera Tradizione. Tra le filosofie indiane
forse la più dirompente. Probabilmente è la più conosciuta fra tutte le
scuole Vedānta (che significa “fine dei Veda”) della religione
Induista.
Letteralmente il termine Advaita significa "non duale", ma viene anche
utilizzato per indicare il sistema su cui si fonda il principio
dell'indivisibilità del Se o Ātman dall'Unità (Brahman).
I testi fondamentali da cui derivano i Vedānta sono le Upaniṣad, o
commenti ai Veda, e i Brahma Sutra, anche conosciuti come Vedānta Sutra,
nei quali si concentra la discussione sulla natura intima delle
Upanişad. Sebbene Shankaracarya, vissuto alla fine del 7° secolo, sia il
principale esponente di questo sistema, non è stato il primo a proporre
questo pensiero.
Stefano Momentè, è
scrittore e giornalista. Si occupa professionalmente di editoria e
comunicazione. Ricercatore esoterico, da molti anni si interessa di
filosofie e religioni orientali e studi tradizionali. Tra le sue
pubblicazioni più recenti, la curatela di una raccolta di testi di
Gastone Ventura, Miti e riti nel pensiero tradizionale, un'innovativa
versione del Qohelet e Fratelli d'Italia. Memoria del rapporto tra
massoneria e Risorgimento nel 150º anniversario dell'Unità d'Italia
(1861-2011).
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